Arezzo, 21 luglio 2018 - Si sono sposati quasi all’alba per evitare riflettori e fotografi. Alle 9, quando a Seattle, la loro seconda casa,...
Arezzo, 21 luglio 2018 - Si sono sposati quasi all’alba per evitare riflettori e fotografi. Alle 9, quando a Seattle, la loro seconda casa, era buio pesto, essendo da poco scoccata la mezzanotte. Ronald Reagan jr., giornalista e conduttore televisivo, e Federica Basagni, laureata ed espertissima in legge, si sono detti sì (anzi yes, grazie alla presenza di un traduttore) nella sala del consiglio comunale, davanti a Roberto Bardelli, consigliere dal sorriso contagioso e forse perfino più emozionato di loro.
Una cerimonia sobria, nello stile che il figlio dell’ex presidente americano e la sua sposa aretina amano, anche a dispetto di un cognome decisamente ingombrante. Anzi, per scongiurare scherzi si sono esibiti in un vero e proprio dribbling sull’acciottolato del centro. Dovevano sposarsi, ricorderete, stamattina, pubblicazioni alla mano. Ma hanno cambiato i loro piani: e a chi si aspettava un rinvio hanno risposto prendendo tutti in contropiede e anticipando la cerimonia di un giorno.
Una cerimonia decisamente ristretta, una decina di invitati, nessun lustrino. «E’ stato tutto molto semplice e intenso» si limita a dire il «celebrante», una volta sfilatasi la fascia tricolore. Una levataccia iniziata con un’auto blu arrivata a prenderli davanti a casa, nella zona della Pieve, per coprire quelle poche centinaia di metri che dividono il cuore del centro storico da Palazzo Cavallo.
E dopo il sì hanno avuto anche il tempo di regalarsi un primo viaggio di nozze a passeggio in centro, prima di pranzo. Pranzo a mezzogiorno, nel ristorante Aliciati di via Bicchieraia. Sapori quasi tutti aretini: tre antipasti, tra cui il classico patè di fegatini, tortelli di anatra, coppa di maiale ma pesce per Ronald jr, che non è vegetariano ma preferisce il branzino ai piatti toscani dai sapori più forti. Infine l’inevitabile dolce.
Tutto annaffiato da champagne e brunello, quasi a continuare l’ideale incrocio tra il gusto italiano e quello internazionale. Lei in uno splendido abito bianco, con tanto di strascico ma dalla linea semplice come ognuna delle scelte che hanno scandito il matrimonio. Lui in abito scuro, anche se la giacca l’ha abbandonata presto a causa del caldo.
Si è tenuto invece quel sorriso sornione che tanto lo aiuta nelle interviste Tv ed è anche il «timbro» più evidente lasciatogli da babbo Ronald, sia quando era alla casa Bianca sia nei panni di attore. Una coppia della porta accanto e che ormai ha i suoi punti di riferimento in città: dai negozi ai locali fino alla passione per quel museo di Casa Bruschi nel quale si sono affacciati poco dopo la festa.
Quando papà Reagan era presidente, dal 1981 al 1989, Ivan era ancora saldamente alla guida della Fiera. E certo mai avrebbe immaginato che il suo percorso e quello dell’uomo più potente del mondo si sarebbero mai potuti incrociare.
by via La Nazione - Quotidiano di Firenze con le ultime notizie della Toscana e dell’Umbria
COMMENTS